Riparte Genitori Connessi, una classe sperimentale in ogni Istituto Comprensivo

Genitori Connessi, l’offerta formativa promossa da Rotary Club Pordenone Alto Livenza e Comune di Pordenone per supportare il rapporto genitori-figli e quello insegnanti-alunni in relazione all’uso consapevole delle nuove tecnologie, torna per il quarto anno consecutivo e quest’anno entra direttamente in classe. Sono numerose le novità nella formula dell’iniziativa, che prevede la partecipazione attiva dei quattro Istituti Comprensivi di Pordenone e di quello di Sacile: una solida partnership con la scuola e l’individuazione di alcune classi sperimentali, una per Istituto, che ospiteranno e saranno protagoniste delle attività didattiche, col coinvolgimento diretto degli insegnanti, degli alunni e delle loro famiglie.

Il percorso formativo si articolerà lungo tutto l’anno scolastico e sarà seguito anche sul sito www.genitoriconnessi.pn.it, che offrirà informazioni, materiali di approfondimento e servizi dedicati all’educazione digitale.

È confermata anche in questa occasione la direzione scientifica a cura dei professori Paolo Ferri e Stefano Moriggi, docenti dell’Università degli Studi Milano Bicocca, a cui è affidata anche la formazione di base degli insegnanti coinvolti. A loro si uniranno due esperti locali di grande esperienza, il giornalista Sergio Maistrello e l’educatore e formatore Gregorio Ceccone, che cureranno le attività mirate con gli studenti e con le loro famiglie.

Genitori Connessi 2019-2020 si articolerà in più fasi. Nella prima, tra settembre e ottobre, saranno coinvolti i soli insegnanti delle classi selezionate, che parteciperanno a tre incontri formativi con Ferri e Moriggi. Quindi le attività si sposteranno nelle loro classi (tra novembre e dicembre a Pordenone Sud e a Rorai Cappuccini, tra gennaio e febbraio a Pordenone Centro e a Torre, tra aprile e maggio a Sacile), dove si svolgeranno tre laboratori pratici.

I temi individuati per approfondire con i ragazzi e con i loro genitori le opportunità e i rischi nell’uso del cellulare, del computer e della rete sono:

  • identità: la percezione di sé in rete e la gestione consapevole dei propri profili in chat e social;
  • creatività: come aumentare le potenzialità espressive, integrando le esperienze analogiche con i linguaggi digitali;
  • comunicazione: come mettere all’opera la creatività digitale in micro-progetti di comunicazione efficaci e sicuri.

Come tradizione di Genitori Connessi, è previsto un evento finale aperto a tutte le scuole e alla città, durante il quale saranno approfonditi i risultati del percorso formativo e illustrati alcuni dei lavori svolti dalle classi pilota nell’ambito del progetto.

«Il progetto Genitori Connessi nasce come servizio a un territorio che affronta un mondo in travolgente evoluzione», spiega Any Bortolussi, presidente del Rotary Pordenone Alto Livenza, club che ha ideato e lanciato l’iniziativa quattro anni fa. «Social network e videogiochi si diffondono in modo esplosivo a tutti i livelli sociali e a tutte le età. I ragazzi in particolare passano davanti a uno schermo molto del loro tempo a età sempre inferiori. Nascono e si sviluppano nuove opportunità, ma anche problemi e talvolta drammi di natura psicologica e sociale, non meno urgenti e non meno gravi di quelli materiali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato di recente come patologia la dipendenza da videogiochi e nuovi media. Le famiglie sono spesso impreparate, con un gap generazionale che rende sempre più difficile seguire le pratiche dei giovani. Da quattro anni, come Rotary, ci siamo assunti il compito di contribuire a colmare questo gap ed elevare la consapevolezza. Siamo felici che il progetto Genitori Connessi cresca e si arricchisca di nuovi attori ed esperienze sempre più calate nella vita dei ragazzi e delle famiglie.»

«Viviamo un’epoca di grandi cambiamenti, che chiedono concrete azioni di sostegno», dichiara il consigliere regionale Alessandro Basso. «Genitori Connessi le offre, e le realizza con il coinvolgimento fondamentale delle famiglie e del mondo scientifico. Come Comune di Pordenone abbiamo sostenuto e sosterremo con convinzione questo progetto.»

«Il percorso che abbiamo disegnato nasce dall’intenzione di approfondire nella dimensione quotidiana il significato di “con-nessi”: essere capaci e consapevoli della relazione che avviene quando si entra nel Web », afferma Piervincenzo Di Terlizzi, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Pordenone Centro. «Questa relazione non è anonima, ma si alimenta, prima di tutto, dal nostro interagire quotidiano con chi ci è più prossimo. La Scuola è l’ambiente educativo naturale e ideale per l’incontro di ragazzi, famiglie e insegnanti.»